Cloud e IoT, una crescita inarrestabile
05/01/2021

Ci vorranno due anni per misurare gli effetti della pandemia sulla società. E oltre agli aspetti negativi, di cui non ci dimenticheremo presto, sarà possibile avere un quadro più chiaro anche delle conseguenze positive della crisi sanitaria: la forte accelerazione nel processo di digitalizzazione del nostro Paese.
Secondo i dati forniti dallo studio di Anitec-Assinform, finora saremmo sulla strada giusta, poiché le previsioni del mercato digitale vedono il 2020 chiudere con una perdita al massimo del 2% rispetto all’anno precedente, in controtendenza a buona parte dei settori.
All’interno del quadro generale, alcune tecnologie sono state trainanti, con livelli di crescita anche in doppia cifra:
- Intelligenza artificiale +14%,
- Cyber security +9%,
- IoT +3,5%,
- Cloud +16%,
- Mobile business +4,4%,
- Tecnologie big data +8,7%,
- Piattaforme per il web +5,8%.
Tutte queste tecnologie, non a caso, presentano una caratteristica in comune: hanno contribuito, in vari modi, a far fronte agli ostacoli posti dalla pandemia.
Ad esempio, il cloud computing è stato indispensabile per mantenere intatte produttività e collaborazione anche da casa; l’intelligenza artificiale, dal canto suo, ha permesso di sviluppare modelli previsionali più accurati; un migliore controllo sui dati ha dato filo da torcere alle fake news e ha permesso di mettere in atto strategie per la gestione della popolazione.
L’IoT, che ha visto una crescita più contenuta, a tendere si aggiungerà alle tecnologie trainanti, grazie alle possibilità rappresentate dal Piano Transazione 4.0 e di altre misure.
Ma tirando le somme per tutto il mercato digitale italiano, la previsione è quella di un aumento complessivo del 3,4% nel 2021 e del 3,3% nel 2022.
Perché il digitale è così importante lo ha spiegato anche Marco Martignoni, slasher del Polo Digitale. Ascoltalo subito.